I rischi della movimentazione dei pazienti
Lo spostamento malati può causare a famigliari e operatori socio sanitari molti infortuni. Sono traumi che riguardano spesso l’apparto muscolo-scheletrico, sono a rischio schiena, collo, spalle, braccia, polsi e gambe.
E tendenza diffusa considerare le lesioni come componente del proprio lavoro, per cui si può ritenere che il loro numero sia anche più elevato di quanto le statistiche dimostrano.
Tali lesioni sono causate o indotte prevalentemente dalla movimentazione manuale dei pazienti. Gli studi correlano il rischio da movimentazione manuale del paziente a diversi fattori:
- dall’entità della disabilità del paziente;
- dalla tipologia di movimentazione effettuata;
- dalla frequenza giornaliera delle attività di movimentazione;
- dalla formazione degli operatori;
- dalla inadeguatezza delle attrezzature (letti, barelle, carrozzine e comode, ecc.);
- dall’ assenza degli ausili per la movimentazione (ausili minori e ausili maggiori).
Alcuni studi hanno evidenziato che Solo il 9% degli operatori è esposto a rischio trascurabile di lesioni dorso-lombari, 11% corre un rischio elevatissimo e l’80% corrono un rischio elevato.
In ospedale l’esposizione al rischio è molto alta in ortopedia, riabilitazione, medicina e chirurgie. Altre unità operative non sono da meno, come radiologia, sala operatoria e rianimazione. Il problema connessi alla movimentazione riguardano anche l’assistenza di persone non autosufficienti a domicilio, anche come conseguenza di:
- una crescente tendenza alla deospedalizzazione dei malati cronici;
- un aumento della vita media e delle patologie legate all’età;
- innovazione tecnologica che consente la continuazione delle terapie a domicilio.
per movimentazione manuale dei carichi si intende:
- movimentazione dei pazienti
- trasferimenti e spostamenti,
- mobilizzazioni e igiene.
Il D.Lgs. 81/08 stabilisce che i datori di lavoro devono adottare le misure organizzative necessarie e i mezzi appropriati (ausili) per evitare la movimentazione manuale dei carichi. Se la movimentazione manuale non può essere evitata dovrà essere quanto più possibile sicura
Cosa implica uno spostamento malati?
Lo Spostamento malati implica spesso la necessità di:
- il sollevamento;
- il trasferimento laterale tra due superfici orizzontali;
- il riposizionamento nel letto e nella carrozzina;
- la deambulazione;
- il trasporto di pazienti o di apparecchiature;
- attività quotidiane (igiene, medicazione, alimentazione, ecc.)
Sono operazioni condotte con un paziente solitamente debilitato e fragile, quindi più complesse e rischiose rispetto ad oggetti inanimati in ambito industriale. Un corpo umano risulta più delicato e difficile da maneggiare.
- Centro di gravità e la distanza dal paziente possono variare durante l’operazione;
- il paziente può non collaborare od risultare combattivo;
- presenza di impedimenti come monitor o flebo.
Tutto ciò può improvvisamente costringere ad assumere posture scorrette o ad eseguire movimenti pericolosi.
La movimentazione richiede una stretta interazione tra quattro elementi
L’operatore è al centro e deve governare l’azione.
e molti sono i fattori che possono determinare il rischio di una lesione dorso-lombare:
- il peso del paziente;
- l’assunzione di posizioni scomode (piegamenti di schiena, rotazioni del tronco, iperestensioni);
- la ripetizione delle stesse operazioni più volte al giorno;
- l’ambiente di lavoro;
- la disponibilità e lo stato delle attrezzature;
- le procedure e l’organizzazione;
- il training non adeguato;
- trasferimenti e spostamenti;
- mobilizzazioni e igiene.
Come agevolare lo spostamento malati?
Tecnosad è specializzata in soluzioni per movimentare malati, anziani e persone non autosufficienti in tutta sicurezza, sia per il paziente che l’operatore o il famigliare che opera lo spostamento.
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